La guida si suddivide in 4 sezioni: il menù parte dai ristornati a km 0, che utilizzano prodotti del proprio orto o dell’azienda agricola confinante, a filiera corta; la seconda sezione riguarda la provenienza biologica dei prodotti portati in tavola; la terza è dedicata al cruelty free, ovvero a chi rispetta tutti i viventi senza cucinarli; l’ultima e quarta parte è incentrata sull’equo e solidale, ovvero qui si può trovare le recensioni dei ristoranti e locali che ti possono offrire una ottima torta fatta con zucchero di canna con cacao equosolidale.
Locali che hanno scelto un proprio e alternativo way of life da condividere con i propri ospiti mantenendo un livello di qualità del cibo proposto molto elevato.
L’ho trovato interessante innanzitutto per il gioco di parole del titolo (che richiama il famosissimo Gambero Rosso) e poi perché è una curiosa e valida alternativa in mezzo alle tantissime guide ai locali del nostro paese.
“Quello che tieni insieme questo viaggio tra tavoli, posate e pentole è una parola sola: anima”
Anima del cibo, la nostra anima, ovvero quanto possiamo stare bene in un ristorante, dall'accoglienza, all'ambiente e atmosfera, alla cortesia alla qualità del cibo proposto.
Per farsi veramente coccolare.
Umberto Di Maria è un abile cuoco e viaggiatore a piede libero, di professione giornalista. Si è occupato di progetti editoriali sociali e di turismo di comunità. E fra i fondatori del movimento di critica del turismo e dell'evento 'Fa' la cosa giusta!'.
Il gambero equo, 160 pagine, 10 euro, in libreria da Aprile 2012.