venerdì 4 maggio 2012

Viaggiare con i libri

“Subito prima che arrivasse il bivio per Mochudi, dove la strada si dipanava verso la sorgente del Lipompo, il sole sorse sulla pianura, e per qualche minuto il mondo intero non fu altro che pulsazioni oro giallo: le ‘Kopjes’, i rami in cima agli alberi, l’erba secca lungo la strada, perfino al polvere. Il sole, una grande palla rossa, per un attimo restò appeso alla linea dell’orizzonte, poi si liberò e si gonfiò veleggiando su tutta l’Africa: tornarono i colori naturali del giorno e la signora Ramotswe vide in lontananza i tetti che appartenevano alla sua infanzia, gli asini sul ciglio della strada, e le case che spuntavano qua e là fra gli alberi”. (da Le lacrime della giraffa, di Alexander Mc Call Smith)

Ci sono dei libri che sono diari di viaggio. Ci sono dei libri che sono delle guide turistiche romanzate. Ci sono dei saggi scritti su luoghi di tutto il mondo. Hanno in comune di farti scoprire mete lontane, posti ignoti attraverso le parole. Poi ci sono quei libri dove uno dei personaggi è proprio la terra dove è ambientato il romanzo: descrizioni vivaci, scorci mozzafiato, immagini intense che ti sorprendono. E’ come se, pagina dopo pagina, parola dopo parola, venissero scattate bellissime fotografie della terra d’ambientazione del romanzo.
E alla fine del romanzo, quando arrivi all’ultima riga, prima di chiudere il libro avverti la sensazione di essere di casa, di aver scoperto qualcosa di inaspettato del luogo, senza neanche volerlo. Senti la voglia di prendere una valigia, metterci dentro due o tre cose, prenotare il primo volo e scappare a vedere se è come te lo sei immaginato. E se così fosse, allora, abbiamo scoperto il posto più bello del mondo. Questo è il potere del libro: farti viaggiare, inaspettatamente, in libertà.
Per parlare di viaggi e libri abbiamo incontrato Marco, responsabile del famoso blog Non solo turisti (http://nonsoloturisti.it/). Un avviso prima di leggere l’intervista: avete la valigia pronta?


Marco, come nasce il progetto Non solo turisti?
Dopo anni passati in viaggio, abbiamo deciso di far conoscere anche in Italia il mondo dei viaggi indipendenti e per lunghi periodi, attraverso le nostre esperienze personali e quelle di altri viaggiatori che contribuiscono a Non Solo Turisti.
Quali sono i posti che avete visitato che sarebbero perfetti per scrivere un libro?
Sicuramente l'India: un paese in cui si vede davvero di tutto e si vivono esperienze quotidiane difficili da provare in altre parti del mondo. Capita, per esempio, di ritrovarsi di fronte ad un elefante mentre si cammina tranquillamente per strada. Inoltre l'ospitalità della gente non ha rivali ed essendo un paese così variegato si riesce sempre a trovare un luogo in cui perdersi per giorni o settimane, trovando il giusto ambiente e motivazioni per scrivere anche un libro.
Luoghi d'autore: secondo voi, i posti che sono stati più sfruttati in ambito letterario?
Davvero difficile dare una risposta a questa domanda: molti dei libri da noi letti nel campo della letteratura da viaggio sono basati in India e sud est asiatico. Una buona parte anche in sud America, sopratutto in Patagonia.
Nella ‘narrativa di viaggio’ quali sono gli elementi che destano più interesse?
A noi piace molto leggere libri in cui vengono trattati e descritti (in modo anche approfondito) la cultura e le abitudini del luogo, anche se si tratta di piccoli paesi dispersi nelle zone più remote della terra. Sopratutto prima della partenza per un lungo viaggio, ci piace documentarci e leggere romanzi (e non) in cui si parla dei luoghi che toccheremo durante il viaggio. La parte per così dire tecnica non e' sicuramente un aspetto prioritario nella narrativa da viaggio: per questo e' molto più utile reperire le informazioni necessarie tramite guide o riviste specifiche di viaggio.    

Sono nell’Isola dei canguri. E’ incredibile. Un’oasi di ogni cosa. L’isola è grande, lungo le strade che costeggiano scogliere immerse nel verde, canguri sostano incuriositi al passaggio di una bicicletta, poi un balzo e sono già nascosti dietro gli alberi. E’ tutto una spiaggia, a pochi metri dalla costa subito vegetazione. Stanotte ho dormito in un manto di conchiglie, in un golfo solitario”. (da Cuore a pedali di Alessandro Bossini)

                                                                        (fonte: Bing)

Marco e Felicity, sono due “ragazzi” che stanchi della routine e della vita quotidiana, nel lontano 2005 decidono di lasciare tutto e partire per un lungo viaggio. Da allora non si siamo più fermati, visitando oltre 60 nazioni in 5 continenti. Nel 2010 nasce http://thinkingnomads.com/, blog in lingua inglese dedicato a viaggi, viaggiatori, avventure e stili di vita indipendenti. Il sito diventa da subito molto seguito al punto che nasce l’idea di crearne uno in versione tutta italiana, http://nonsoloturisti.it/ il quale, a sua volta, diventerà (nel giro di pochi mesi) uno dei maggiori travel blog italiani.

Nessun commento:

Posta un commento