Oggi ho partecipato a “Fa’ la cosa giusta!” a Milano, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili organizzata da Terre di mezzo Eventi. Due i padiglioni in cui si snodano le sezioni della manifestazione, giunta alla sua nona edizione: turismo consapevole, mangia come parli, critical fashion, cosmesi naturale e bio, abitare green mobilità sostenibile, il pianeta dei piccoli, commercio equo e solidale, pace e partecipazione, servizi per la sostenibilità, spazio per la narrativa.
Mi dirigo proprio verso quest'ultima zona quando, nel corridoio fra un padiglione e l’altro mi colpisce un’immagine, uno stand con le cassette – quelle in legno che contengono la frutta dall’ortolano – piene di libri. Mi avvicino e vedo una grande pesa al centro. Si vendono libri al peso, ½ Kg a 3 euro.
L’iniziativa è promossa da Terre di mezzo e il ricavato andrà per il progetto “La grande fabbrica delle parole”.
Emanuela dallo stand si definisce soddisfatta dell’affluenza: “E’ venuta tantissima gente, si diverte a comprare i libri in questo modo e poi ricordiamo che il ricavato va tutto in un progetto importante, portare la scrittura creativa nelle scuole elementari, un laboratorio gratuito reso possibile da professionisti e appassionati della scrittura con la voglia di mettersi in gioco e dedicare parte del proprio tempo libero per condividere l’amore per la scrittura con i bambini di Milano in età scolare”.
Mi sono messa in fila, ho guardato, scelto e pesato. Ho in mano tre titoli dell’editore Terre di mezzo: “Il momento è atipico”, “Un giorno è bello, il prossimo migliore”, “Non si uccidono così anche i cavalli”.
Piace e mi piace questo modo di entrare in contatto con il libro, di comprarlo. Direi un modo più….sostenibile.
(foto di La Grande Fabbrica delle Parola)